giovedì 29 aprile 2010

Il diritto a giocare


Come ho scritto più volte in questo blog, il bambino ha la necessità di giocare (gioco libero, strutturato, solitario, di gruppo) per la motivazione intrinseca del piacere dell'atto di giocare ma soprattutto perché il gioco lo aiuta nello sviluppo motorio, cognitivo ed affettivo.
L'asilo nido, come servizio educativo per la prima infanzia, deve garantire non solo il gioco libero ma anche attività pensate e strutturate dalle educatrici per potenziare lo sviluppo di alcune abilità che fanno riferimento a cinque campi di esperienza.
I campi di esperienza, sui quali devono essere organizzate le attività per i bambini sono: area del CORPO ossia percezione e movimento del corpo; area della COMUNICAZIONE ossia il gesto, l'immagine e la parola; area LOGICA ossia i problemi, le prove e le soluzioni; area AMBIENTE ossia società e natura; area dell'EDUCAZIONE ETICO-SOCIALE ED AFFETTIVA ossia il sé e l'altro.

A mio avviso occorre fare una riflessione per tutte quelle madri che non lasciano giocare liberamente i loro bambini perché sudano, perché si sporcano, perché possono cadere ecc ecc.
Il bambino deve essere lasciato libero ed ha estremamente bisogno di provare e sperimentare esperienze nuove e giocare per il piacere di farlo anche se questo significa sporcarsi, bagnarsi, cadere e sudare...
Durante il mio tirocinio formativo all'asilo nido ho notato, durante le attività che implicavano lo sporcarsi come per esempio toccare con le mani la sabbia o il colore, si riconoscevano immediatamente quei bambini che non erano abituati a fare esperienze di quel tipo e che non erano lasciati liberi di giocare e sperimentare dai genitori.
Questi bambini andavano in crisi con attività di questo tipo ed era molto difficile convincerli a lasciarsi andare e provare come i loro compagni.

In questo senso...il bambino ha diritto a giocare, a fare nuove esperienze, a sporcarsi, a cadere, a sudare...tutto per il suo bene e positivo per la sua crescita!

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